IL SISTEMA BONE SYSTEM

 

Applicabilità del Sistema BONE SYSTEM®

 

Il sistema implantologico BONE SYSTEM® è un dispositivo medico costruito secondo la direttiva 93/42 CEE, progettato e costruito esclusivamente come "elemento di ancoraggio endosseo finalizzato alla protesizzazione dentaria nel cavo orale di esseri umani".

 

Caratteristiche e peculiarità del Sistema BONE SYSTEM®

 

Il "BONE SYSTEM®" è un sistema implantare che prevede l'applicazione in due fasi:
- Prima fase: inserimento della vite implantare nel tessuto osseo e osteointegrazione;
- Seconda fase: connessione fra vite implantare sepolta e l'esterno, (attraverso lo spessore della mucosa) mediante un collare.
Nota- Acquisita una buona esperienza e in condizioni cliniche ottimali, é possibile l'intervento in una sola fase, applicando il collare transmucoso contemporaneamente all'impianto.
I componenti base del sistema sono sostanzialmente tre, ognuno dei quali esplica una funzione specifica.

L'impianto (o vite implantare) è l'elemento base della metodica osteointegrata ed equivale, in sostanza, alla protesizzazione della radice del dente naturale. E' costruito in titanio di grado 2 commercialmente puro (CP) ed è caratterizzato da un corpo parzialmente filettato e sabbiato allo scopo di aumentarne la superficie di contatto con osso e quindi favorire il processo di osteointegrazione (Ledermann, 1987).
Il suo inserimento avviene fino alla cresta dell'osso.
La parte più coronale è lucida e non sabbiata per favorire il mantenimento di una buona igiene orale anche dopo un fisiologico riassorbimento osseo nell'arco degli anni (0,1 mm/anno) (Branemark - GRB Albrektsson: 1987).

 

ll collare transmucoso, che rappresenta l'assoluta peculiarità del sistema, viene inserito a frizione nell'impianto e ne costituisce il naturale prolungamento nel tratto transmucoso, mantenendo uno stato di salute ottimale dei tessuti molli.
Durante il periodo di guarigione dei tessuti molli nella seconda fase chirurgica, viene impiegato un apposito collare provvisorio di dimensioni standard; il cui inserimento avviene senza frizionamento per consentirne la facile rimozione e sostituzione con quello definitivo.
Trascorso tale periodo, é possibile scegliere il collare definitivo, con le dimensioni più adatte ad assolvere gli obiettivi funzionali ed estetici della riabilitazione protesica.
Questo comporta una serie di vantaggi microbiologici (Jansen, Conrad, Richter,: 1996; Quirynen, Eyessen, van Steenberghe,: 1994), funzionali ed estetici che si possono così sintetizzare:
-E' data al chirurgo la possibilità di scegliere il collare più adatto allo spessore che la mucosa assume dopo l'intervento di connessione.
-L'inserimento a frizione assicura il completo isolamento dell'impianto dall'ambiente esterno, evitando il rischio di contaminazioni microbiologiche e le conseguenti complicazioni.
-La recente letteratura ha evidenziato il pericolo della formazione di un "serbatoio" microbiologico all'interno degli impianti, a causa della permeabilità della fessura fra impianto e prolungamento (abutment) nelle connessioni "avvitate" (Quirynen, van Steenberghe 1993).
-Tutte le operazioni successive avvengono all'esterno dei tessuti, favorendo così un controllo visivo diretto ed una corretta manipolazione dei materiali in un campo "asciutto".
Una volta scelto ed inserito il collare definitivo, questo non verrà più rimosso, favorendo la maturazione del connettivo e permettendo un attacco epiteliale simile a quello della dentatura naturale, mediante lamina basale ed emidesmosomi (Gould, 1 981).

L'elemento di ancoraggio della struttura (o moncone) è il componente a cui verrà fissata la struttura protesica secondo il progetto di protesizzazione adottato.
Questo può essere costituito da:
perno moncone fuso o preformato da cementare;
attacco a sfera per overdenture;
moncone per barre o protesi avvitate.
Tutti gli elementi del "Sistema" sono disponibili in diverse forme e dimensioni per adattarsi alle diverse situazioni anatomiche.
Altri componenti e accessori contribuiscono ad ampliare la funzionalità e l'affidabilità del "Sistema".
L'elenco dettagliato e completo di tutti i prodotti è contenuto nel
Catalogo Merceologico.

 

Cenni sul materiale, la lavorazione e la finitura degli impianti

 

Gli impianti BONE SYSTEM® sono costruiti in titanio commercialmente puro di grado 2, secondo la normativa ISO 5832-2.
La biocompatibilità del titanio é stata ampiamente dimostrata e ne ha fatto il materiale più diffuso nella chirurgia implantare
.
Le caratteristiche della superficie degli impianti sono di grande importanza per il successo dell'intervento: se la formazione di ossidi di Ti superficiali é essenziale per l'osteointegrazione, é altrettanto vero che una adeguata rugosità superficiale, oltre ad aumentare considerevolmente l'area di contatto, migliora la resistenza alla trazione e alla rotazione dell'impianto inserito. Tale caratteristica é ottenuta mediante sabbiatura, eseguita con materiali e metodologie tali da assicurare il raggiungimento dei valori di rugosità ottimali, in grado di aumentare la stabilità primaria. Studi istologici evidenziano una crescita di osso mineralizzato all'interno delle cavità, aumentando ulteriormente il legame fra osso e impianto.
Alcuni studi evidenziano l'importanza di questi miglioramenti nelle carattestiche biomeccaniche degli impianti, concludendo che il processo osteogenetico ha sicuramente un inizio più precoce su superfici rugose, rispetto alle superfici liscie (Brunette, 1988; Smith, 1991).
Il materiale, certificato all'origine, viene lavorato su speciali macchine utensili a controllo numerico, in grado di garantire la massima precisione nel rispetto delle quote e delle tolleranze, riducendo al minimo gli effetti della lavorazione meccanica sulla struttura del materiale.