PREFAZIONE All'alba del
terzo millennio la possibilità di risolvere l'invalidità
determinata dall'edentulia mediante una terza dentizione è
una realtà incontrovertibile. Questo traguardo si è
raggiunto con difficoltà, attraverso un percorso tortuoso,
che talvolta ne ha rallentato lo sviluppo; il cammino è stato caratterizzato da una prima era pionieristica, osservata
con distacco e scetticismo dal consenso scientifico, ma affrontata con quella caparbietà che
soltanto nell'entusiasmo di professionisti seri ed innamorati
dell'odontoiatria ha affondato le sue radici. A questo primo
momento, spesso segnato da eccitanti risultati ma anche da profonde
delusioni, è seguita l'era dell'osteointegrazione, che
attraverso la conferma scientifica e un approccio sistematico
alla risoluzione dell'edentulia, ha condizionato l'accettazione
del principio biologico. Le due fasi, antitetiche nella filosofia
ma prossime nella sostanza, hanno avuto in comune la necessità
di affermare, innanzitutto la validità della metodica,
esprimendo lo stato dell'arte esclusivamente dal punto di vista
dell'efficacia nella risoluzione funzionale. |