APPLICAZIONI CLINICHE

Le applicazioni cliniche dell'opportunità di usufruire dell'anchilosi funzionale con presidi alloplastici in titanio, per raggiungere uno stabile ancoraggio protesico sono descritte attraverso una preliminare esposizione dell'anatomia chirurgica a scopo implantare. L'argomento è stato affrontato in modo specifico, secondo una suddivisione per zone accumunate da analoghe esigenze clinico-terapeutiche, avvalendosi del supporto di immagini tomografiche computerizzate, per identificare non solo i parametri anatomici standard delle condizione di edentulia, ma anche le variabili di più frequente riscontro. La parte clinica si sviluppa attraverso la descrizione di un vasto numero di casi, raccolti per argomenti comuni , in cui ogni paragrafo è stato organizzato in funzione di temi specifici, secondo una descrizione dell'orientamento terapeutico attuale e con la documentazione di uno o più casi mirati. Ciò dà origine ad una ampia ed allo stesso tempo dettagliata, panoramica di possibilità di reintegro con impianti sia di casi standard sia di situazioni cliniche complesse come la riabilitazione implantologica in associazione ad innesti ossei autologhi, la risoluzione dell'edentulia negli esiti di labio-palato-schisi ed il ripristino anatomico e funzionale dei postumi di eventi truamatici. Inoltre si sono evidenziate le applicazioni cliniche dell'osteointegrazione come ausilio all'ortodonzia, alla risoluzione reintegrativa di agenesie dentarie e alla rigenerazione guidata dei tessuti, affrontando sempre le problematiche relative al management dei tessuti molli perimplantari, finalizzate al miglior ripristino estetico, ma anche biologico nel preservare la stabilià dell'anchilosi funzionale raggiunta.
Un largo spazio è dedicato alla protesi, dalla risoluzione del monoedentulismo ai casi più complessi come la riabilitazione delle edentulie, parziali e totali, su soli impianti od in associazione ad elementi naturali residui. Nello specifico si sono considerate le problematiche tecniche e le strategie di risoluzione, in relazione alla specificità dell'ancoraggio biologico, i diversi sistemi di connessione delle sovrastrutture protesiche fisse e mobili e la gestione delle fasi intermedie con i provvisori. In un periodo, infatti, in cui la programmazione del momento chirurgico deve rispondere sempre di più alle esigenze estetiche e funzionali, così da richiedere all'implantologia di essere protesicamente guidata, si è desiderato affrontare questo capitolo non solo dall'ottica dell'implantologo, ma anche dal punto di vista della realizzazione protesica globale. In questo modo, anche i professionisti non dediti strettamente all'aspetto chirurgico ma che si occupano della protesi su impianti, possono ricavare linee guida di trattamento. Le indicazioni fornite consentono di migliorare, anche, il colloquio con gli odontotecnici, che nella gestione della realizzazione dei manufatti protesici, sono parte integrante per la qualità della riuscita dell'intervento reintegrativo. Un ampio spazio è stato dedicato, infine, alle complicanze precoci e tardive dell'implantologia in relazione sia alle problematiche chirurgiche e protesiche sia alla gestione dei tessuti perimplantari e al follow-up al termine della terapia reintegrativa.
L'intento dell'autore è comunque di offrire con questo volume un contributo nella conoscenza delle basi biologiche che regolano l'espressività morfostrutturale e la sequenziale stabilità dei tessuti perimplantari; l'acquisizione di questi principi permette di utilizzare al meglio le potenzialità del substrato, nel momento chirurgico e protesico, e conduce ad elevare la percentuale di successo, a distanza, nel conseguimento del benessere del paziente.